600-300 a.C. Viene fornito con certificato di autenticità. Lunghezza 1 cm.

Un amuleto è un oggetto che si ritiene abbia determinate proprietà apotropaiche che, come funzione primaria, possono essere conferite magicamente al suo proprietario. Nell'antico Egitto, questo potere magico derivava spesso da una combinazione di diversi aspetti, come la forma, la decorazione, l'iscrizione, il colore, il materiale e le parole pronunciate sull'amuleto o gli atti compiuti con esso. Gli amuleti venivano solitamente indossati o posizionati sul corpo per trasferire i loro poteri direttamente al proprietario. Spesso gli amuleti erano forati o presentavano un anello, che permetteva di usarli, ad esempio, come pendenti su una collana. Quando venivano usati per i morti, venivano posti sulla mummia o tra le bende della mummia. Per questo motivo gli amuleti sono spesso piccoli, in media vanno dai due ai sei centimetri. Gli amuleti dell'antico Egitto rappresentavano animali, divinità, simboli o oggetti in miniatura. Inoltre, si pensava che alcune cose presenti in natura, come un artiglio o una conchiglia, avessero poteri magici e quindi potessero funzionare anche come amuleto.

Questa piccola scrofa ha un anello in alto e veniva usata come amuleto. Le scrofe sono collegate alla dea del cielo Nut, che si pensava partorisse stelle ogni notte e le ingoiasse all'alba. Gli antichi egizi a volte la raffiguravano come una scrofa, in base al comportamento dell'animale mentre mangiava i propri maialini. Tuttavia, Nut era vista come una dea protettiva e materna e un amuleto di scrofa era probabilmente destinato a proteggere chi lo indossava.